Suor Teodora e suor Degnamerita

“Sta’ lontano dal male e fa il bene, cerca la pace e perseguila”
(Salmo 34,15)

 

 

 

Come abbiamo visto, tra le suore che hanno rapporti d’amicizia con sr. Virginia Maria, ma che restano estranee alla sua relazione con Gio Paolo, vi sono sr. Teodora e sr. Degnameria.
Esse, si rapportano a sr. Virginia ma proseguono sulla via della rettitudine: “stanno lontane dal male e perseguono la pace”, intesa come vita vissuta alla luce di una retta coscienza e di un agire ad essa conforme.


Sr. Teodora

Sr. Teodora da Severo (al secolo Ippolita), è maggiore qualche anno di sr. Virginia.
Fu sua compagna di noviziato e, di conseguenza, anche sua  amica nei primi anni della loro vita monastica e vi era tra loro un buon rapporto.
Dice infatti durante il Processo: “nel principio che venni io nel monastero che ero novizia fui famigliare et amica io della detta suor Virginia Maria, che sendo novizie in un medesimo tempo lei et io passava tra lei et me familiarità, quale è durata sette od otto anni, ma non era tanta grande famigliarità”.
Sempre durante il Processo, interrogata su cosa sapesse della relazione tra suor Virginia e Gio Paolo Osio, dopo aver dichiarato che “prima che suor Virginia Maria fosse condotta via da questo monastero non sapevo cosa alcuna ma doppo che lei fu condotta via e successe poi anco la fuga di suor Ottavia e di suor Benedetta si è poi saputo il tutto”,  giustifica, questo essere rimasta totalmente all’oscuro di quanto suor Virginia Maria andava compiendo, sostenendo che, sebbene all’inizio fossero amiche, “ undeci o dodeci anni fa cessò tra noi questa famigliarità perché lei mi dava delli disgusti et però a poco a poco gl’andai perdendo l’amore che lei per ogni poca cosa m’ingiuriava sendo beschitiosa e da quel tempo in qua non ho praticato se non rarissime volte con lei che stava la maggior parte del tempo malata, et in letto”.
Anche se, in seguito i loro rapporti mutarono e i loro contatti cessarono quasi completamente, sr. Teodosia mantenne, almeno in parte, la stima che aveva di sr. Virginia, tanto da giungere a dire che “Non m’hanno lasciato sapere queste cose (si riferisce sia ai doni e alle lettere che sr. Virginia e l’Osio si scambiavano, sia alla loro relazione) né le avrei credute perché io avevo invidia alla santità di detta suor Virginia Maria cioè che dimostrava esteriormente”.

 

Sr. Degnamerita

Sr. Degnamerita Rivolta (al secolo Paola), è più giovane nove anni di sr. Virginia ed era una delle organiste del monastero. Essendo particolarmente dotata ed esperta nell’arte della musica, era particolarmente cara a sr. Virginia, la quale le mostrava spesso il suo affetto. È lei stesso ad ammetterlo, dimostrando tutta la semplicità e il candore dei suoi vent’anni: “tutte le monache m’hanno voluto bene - dice infatti - ma in particolare suor Virginia Maria De Leva mi amava per la virtù che ho di saper suonare l’organo, et cantare che lei diceva di voler bene a tute le virtuose. Suor Virginia Maria cominciò a volermi bene qualche tre anni solamente inanzi che essa fosse condotta via dal monastero perché stando nel monastero m’ero affinata più nella virtù del cantare, e del suonare, et l’amore me lo mostrava con farmi carezze particolari et darmi ancora qualche presente di poco valore però, et leggierezze, et qualche volta mi teneva anco a dormire con lei per compagnia sua, et delle volte mi mandava via a dormire con dirmi che la dessedavo col boffo”.
Ciò nonostante, nonostante cioè questi frequenti, seppur superficiali, rapporti tra sr. Virginia e sr. Degnamerita, quest’ultima non sospettò mai nulla della relazione esistente con l’Osio. “Suor Virginia Maria - dichiara infatti suor Degnamerita – non confidò con me mai li suoi secreti. […] io non so che passasse altra famigliarità tra detto Gio paolo Osio et suor Virginia Maria se non che essa diceva che li suoi havevano raccomandato lei al detto Gio Paolo Osio. […] Io non so che siano passati presenti tra Gio Paolo Osioet suor Virginia Maria.  […] Io non ho saputo mai queste cose se non doppo che lo sa ogn’uno doppo che furono fuggite suor Ottavia et Benedetta che poi si disse che l’Osio era stato in Monastero”, aggiungendo inoltre che “Di nessun tempo ho sentito dire che suor Virginia Maria habbi partorito una putta, né ho sentito dirsi che Cattarina da Meda fosse ammazzata in questo monastero” e “se queste cose si son dette io non le ho sentite”.